Tab Article
Due mondi - quello della narratività pura e sbrigliata delle dodici "storie", e quello dell'evocazione memorialistica volta a delineare i tratti di una privatissima mitologia - sembrano contendersi il campo di questo singolare libro, che è come rifuggisse da qualsiasi tentativo di classificazione. Ma, a ben guardare, proprio una così estrema disparità di spunti ed epifanie è destinata a risolversi in una sostanziale unitarietà di contenuti. Poiché quello "sguardo oltre la siepe" di cui parla il titolo altro non è che l'ideale leit-motiv o "filo rosso" che percorre l'intera opera, qua illuminando, là stemperando, là ancora ribadendo la certezza che ogni "altrove", ogni pur vagheggiato "al di là" che accenda il nostro spirito e la nostra immaginazione, non tanto andranno ricercati "oltre la siepe" o "al di fuori di noi", quanto umilmente ma alacremente perseguiti nelle pieghe del nostro "io" più segreto.